Fusione delle campane

Fusione della campana per il monumento in commemorazione dei caduti nella Battaglia del Grebbeberg, nella fonderia di campane Royal Eijsbouts di Asten
Il monumento ai caduti nella Battaglia del Grebbeberg

La fusione delle campane avviene in una fonderia di metalli. Le campane possono essere utilizzate in edifici religiosi, nelle torri dell'orologio e in edifici pubblici, sia per indicare l'ora sia per segnalare un evento, o anche come carillon musicale. Le campane di grandi dimensioni sono realizzate fondendo il metallo in stampi progettati per le altezze musicali previste. Un'ulteriore fine messa a punto viene poi eseguita utilizzando un tornio per asportare il metallo dalla campana in modo da produrre un tono distintivo suonando le armoniche musicali corrette.

La fusione delle campane nell'Asia orientale risale a circa il 2000 a.C.[1] mentre in Europa si realizzò soltanto nel IV o V secolo. In Gran Bretagna, scavi archeologici hanno rivelato tracce di forni metallurgici, dimostrando che le campane venivano spesso fuse sul posto nelle fosse davanti a una chiesa o nei terreni circostanti. Le fonderie divennero comuni quando le ferrovie consentirono un facile trasporto di campane, portando al predominio di aziende come la Whitechapel Bell Foundry e la John Taylor & Co di Loughborough.

In altre parti del mondo sono ancora attive alcune fonderie che utilizzano metodi tradizionali mentre altre si affidano alle più recenti tecniche di fonderia. Le fonderie moderne producono campane armonicamente intonate utilizzando regole stabilite alla fine del XIX secolo; alcune di queste sono anche altamente decorative.

  1. ^ (EN) Falkenhausen (1994), 132, Appendix I pp. 329, 342.

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